Difetti Visivi – Facciamo un po’ di chiarezza sulle ametropie
Possiamo definire un soggetto EMMETROPE quando i suoi occhi non presentano difetti visivi, diversamente lo chiameremo AMETROPE.
È importante precisare che le ametropie (miopia, ipermetropia, astigmatismo) non sono delle malattie, ma dei veri e propri difetti visivi:
Miopia
Definizione: Condizione refrattiva nella quale un soggetto in osservazione all’infinito e con accomodazione completamente rilassata forma un’immagine focale posta prima della struttura retinica.
Si tratta di una condizione che si verifica quando il bulbo oculare è più lungo del normale oppure quando i mezzi diottrici hanno indici di rifrazione o curvature tali da rendere l’occhio “troppo potente”; il risultato è che l’immagine osservata non arriverà a fuoco sulla retina (come accade nei soggetti Emmetropi), ma PRIMA, in un punto più vicino, garantendogli un minor affaticamento nell’attività prossimale, ma anche una visione sfuocata per lontano.
Di conseguenza, il soggetto miope vedrà male gli oggetti lontani ma sarà il più agevolato nella lettura!
Ipermetropia
Definizione: Condizione refrattiva nella quale un soggetto in osservazione all’infinito e con accomodazione completamente rilassata forma un’immagine focale posta dopo la struttura retinica.
Si tratta di una condizione che si verifica quando il bulbo oculare è più corto del normale oppure quando i mezzi diottrici hanno indici di rifrazione o curvature tali da rendere l’occhio “meno potente”; il risultato è che l’immagine osservata non arriverà a fuoco sulla retina (come accade nei soggetti Emmetropi), ma DOPO, in un punto più lontano. Ciò comporta che ad accomodazione rilassata, quindi senza l’intervento del cristallino, il soggetto ipermetrope vede male a tutte le distanze.
Se però il soggetto ha una capacità accomodativa tale da riuscire a compensare la propria ipermetropia, riuscirà comunque a vedere bene per lontano, ma questo gli costerà un certo sforzo poiché per farlo sarà costretto ad usare l’accomodazione attivata dal cristallino, portandosi in una condizione di discomfort e affaticamento, condizione che dovrebbe sopraggiungere solo per l’osservazione di oggetti vicini.
Il risultato è che anche se riesce comunque a vedere bene per lontano, non solo si affatica quando invece dovrebbe essere in relax, ma si troverà maggiormente in difficoltà nella lettura, ed ecco che compare l’affaticamento visivo in tutte le sue forme! Mal di testa, visione annebbiata, visione sdoppiata e per i più piccoli si riduce ancor di più la voglia di studiare!!
In conclusione, il soggetto ipermetrope, a seconda dell’entità del difetto visivo e dell’ampiezza della propria capacità accomodativa potrebbe vedere bene sia lontano che vicino (con affaticamento), bene solo lontano o non vedere nitidamente a nessuna distanza.
Astigmatismo
Definizione: Condizione refrattiva in cui un occhio non riesce a formare un’immagine retinica puntiforme osservando un oggetto puntiforme. E’ un difetto prevalentemente a carico della cornea e del cristallino, solitamente avviene quando la porzione centrale della cornea non è perfettamente sferica ma presenta curvature differenti, con conseguente differenza di potere tra i vari meridiani .
A lato pratico, il soggetto astigmatico avrà una percezione degli oggetti osservati più distorta ed imprecisa a tutte le distanze, con conseguente affaticamento visivo. Tra i sintomi manifestati possiamo trovare percezione sdoppiata o distorta delle immagini, lieve bruciore, lacrimazione, cefalea, tendenza ad inclinare il capo per trovare la posizione di visione maggiormente confortevole.
La PRESBIOPIA non è ne una malattia ne un difetto visivo, si tratta di un’anomalia fisiologica legata all’età in cui avviene una progressiva riduzione della capacità accomodativa.
Questo è dovuto all’invecchiamento cellulare del cristallino che via via perde la propria elasticità e non ci consente più di mettere a fuoco gli oggetti alle diverse distanze.
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